Realtà aumentata e live shopping per e-Commerce

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Susanna Naldi
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Corinna Stacchini
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4

La realtà aumentata è uno strumento ideale per offrire un'esperienza di acquisto coinvolgente e allettante. Ecco come!

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Realtà aumentata: di cosa si tratta

Con il termine realtà aumentata si intende “l'arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni, in genere manipolate e convogliate elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i cinque sensi”.

Realtà aumentata vs realtà virtuale

I termini realtà aumentata e realtà virtuale spesso sono usati in maniera intercambiabile, ma sono due concetti separati, come potremmo dedurre anche dal nome. La prima si limita ad accrescere un mondo che esiste già e che si continua a percepire; consiste in un potenziamento della percezione del mondo reale dell’utente, grazie a dei contenuti digitali. Un esempio lampante è Pokémon Go, una delle applicazioni di realtà aumentata più conosciute: gli utenti giocano mentre visitano luoghi che esistono davvero. La realtà virtuale invece consiste in un’esperienza immersiva che conduce la persona in un mondo creato in maniera artificiosa e la isola dall’ambiente esterno; un esempio è il Meta Quest 2.

La realtà virtuale, al contrario di quella aumentata, richiede un’attrezzatura come un visore o delle cuffie, mentre in quella aumentata è spesso sufficiente solo lo smartphone e si ha molta consapevolezza dell’ambiente circostante, che non dovrà essere liberato a differenza di quanto succede per la realtà virtuale. Per questo motivo l’AR è molto più accessibile rispetto alla VR, dato che richiede meno strumenti, meno precauzioni ed è anche più accessibile nell’immediato. Se si crea un’applicazione di realtà virtuale, gli utenti che potranno usufruirne saranno sicuramente un numero inferiore rispetto ai 4 miliardi di smartphone presenti in giro per il Mondo. 

Le tipologie di realtà aumentata

Esistono diverse tipologie di tecnologia AR e tutte offrono funzionalità leggermente diverse. Ecco una panoramica delle principali:

AR basata sui marcatori

Questa tipologia di realtà aumentata, nota anche come a riconoscimento d’immagine o AR a riconoscimento, rileva un oggetto (il marcatore appunto) davanti alla telecamera e fornisce delle informazioni in merito. In pratica quando un dispositivo con tecnologia AR rileva il marcatore, lo sostituisce con una versione 3D che l’utente può muovere e ispezionare nel dettaglio e da più angolazioni. 

AR senza marcatore

La Markerless AR non ha bisogno di essere attivata da un oggetto preciso nel mondo reale. L’utente infatti può posizionare un oggetto virtuale ovunque desideri e avere una panoramica di come si combina con l’ambiente reale. 

AR basata sulla posizione

La realtà aumentata basata sulla posizione è senza marcatori e utilizza la posizione geografica per visualizzare contenuti digitali in determinati luoghi. Ne è un esempio il già citato Pokémon Go.

AR basata sulla proiezione

Questo tipo di realtà aumentata prevede la proiezione di luce sintetica su superfici fisiche e addirittura la possibilità di interagire con essa. Un esempio sono gli ologrammi. 

Le tipologie di realtà aumentata applicate al e-Commerce e al retail

La realtà aumentata consente ai clienti di un e-Commerce di vedere in anteprima i prodotti, prima di decidere di effettuare un acquisto. Ecco qualche esempio:

Camerino virtuale

A chi non è capitato di acquistare un capo di abbigliamento a scatola chiusa, allettati dal fatto che sul manichino cascava a pennello, per poi accorgersi che indossandolo l’effetto non era lo stesso? Questa paura riduce il tasso di conversione perché un utente vuole essere sicuro di quello che acquista senza doversi preoccupare di un eventuale reso. Ci sono delle applicazioni che permettono di provare virtualmente vestiti, ma anche accessori e occhiali così da avere una visione più realistica. 

Leggi anche: Architettura dell'informazione di un e-Commerce

Anteprima dell’installazione

Se si è in procinto di acquistare un mobile o un elettrodomestico, può essere difficile immaginarselo tra le mura domestiche. Grazie all’anteprima del posizionamento è possibile avere un’idea in tempo reale di come apparirà un prodotto quando sarà sistemato in un certo ambiente. 

Filtri per social media

Sempre più brand sono presenti su Instagram o su Snapchat con i loro filtri brandizzati. Questo strumento garantisce diversi vantaggi, in particolare il coinvolgimento del pubblico e l’incoraggiamento a taggare il brand nei contenuti, oltre che un indiscusso fattore wow che può aiutare a distinguersi dalla massa. 

Tra i principali vantaggi della realtà aumentata troviamo:

  • l’opportunità di regalare un maggiore coinvolgimento al cliente durante la sua esperienza di acquisto;
  • la possibilità di intrattenere e fidelizzare una clientela più giovane;
  • un aiuto concreto per il rafforzamento della brand identity;
  • un modo per raggiungere nuovi clienti;
  • la riduzione dei tassi di reso;

Le migliori case su realtà aumentata e e-Commerce

Vediamo alcune case history interessanti che hanno visto impiegata la realtà aumentata sugli e-Commerce.

IKEA

Una pioniera nell’applicazione della realtà aumentata nei suoi progetti è IKEA che con la sua APP, lanciata nel 2017, consente agli utenti di selezionare un mobile o un complemento d’arredo e di posizionarlo in una stanza così da apprezzare fin da subito il risultato finale e non incappare in acquisti sbagliati.

Amazon

Anche Amazon tramite la APP offre la possibilità di collocare visivamente elettrodomestici come TV tra le mura di casa.

Lego

Per far divertire ancora di più grandi e piccini appassionati dei mattoncini, Lego ha creato la sua APP che aiuta i bambini a combinare gioco fisico e digitale. 

Sephora

L’acquisto di cosmetici online può creare molti dubbi che Sephora dipana con il Virtual Artist: una APP che permette di provare diverse tipologie di makeup, scattarsi una foto con diversi outfit e imparare a truccarsi con dei tutorial. 

E per concludere: il live shopping

Un’altra tendenza in voga parlando di vendite online è quella del livestream shopping. Il livestream shopping, o semplicemente live shopping, è una strategia di marketing in cui un influencer o una celebrità promuove un prodotto nel corso di un video in diretta ed molto simile alle televendite di canali - ad esempio QVC - in cui una persona dimostra come usare il prodotto. Rispetto allo shopping tradizionale, quello live presuppone uno scambio diretto tra utente e la persona che presenta il prodotto: i potenziali clienti possono infatti fare domande e commentare in tempo reale. Solitamente le sessioni di live shopping sono trasmesse su piattaforme Social come Facebook, ma anche su e-Commerce tipo Amazon. Durante la trasmissione spesso agli spettatori vengono proposti sconti o offerte valide entro un certo limite di tempo, così da far leva sul senso di urgenza, enfatizzato anche dalla scarsità o dalla disponibilità limitata del prodotto stesso. In più, maggiore è la partecipazione del pubblico, maggiore è la paura di rimanere esclusi dall’offerta vantaggiosa. 

Gli elementi più importanti che determinano il successo del live shopping sono:

  • piattaforma: considerando le potenzialità del live shopping, sempre più realtà si stanno adeguando per offrire trasmissioni di questo motivo e per colpire un mercato composto prevalentemente dai millennials e dalla generazione Z. Facebook Live, Instagram, Taobao di Alibaba, ma anche Amazon Live;
  • presentatore: chiunque può potenzialmente presentare un prodotto, ma per il successo di una sessione di live shopping è furbo coinvolgere una celebrità o un influencer che hanno maggiore potere di persuasione per favorire un acquisto;
  • prodotti: il live shopping si presta particolarmente bene al settore della moda, con l’influencer che indossa vestiti e accessori, ma anche cibo e arredamento e accessori per la casa sono molto gettonati

Il live shopping sta quindi acquisendo sempre più successo tra le aziende, soprattutto in Cina e negli Stati Uniti anche in seguito al Covid-19 che ha inibito buona parte delle interazioni faccia a faccia. In questi Paesi è considerato un ottimo strumento per incrementare le vendite anche nel lungo termine.

E in Italia? La catena UPIM è stata una delle pioniere: con la sua piattaforma di Live Shopping si è avvalsa del coinvolgimento della conduttrice radiofonica Annie Mazzola e di altre influencer per raccontare e far conoscere i propri capi di abbigliamento. Anche grazie alle communities delle celebrità coinvolte, il carrello medio e le vendite hanno registrato un aumento già dopo 24 ore dalla prima diretta. Anche il brand di moda Motivi si è adeguato e ha creato la sua piattaforma di live shopping con dirette periodiche per presentare i propri capi di abbigliamento. 

Fonti: 

Statista

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Susanna Naldi

Seo Specialist

Premetto che le biografie non sono il mio forte e che ammiro chi, in poche decine di parole, riesce a dare una descrizione di sé arguta e a farti pensare "Cavolo, vorrei saper scrivere così anch'io!". Sono un po' timida e vado d'accordo con ...