Federico. Programmare è più facile di parlare

Scrivere non è il mio forte, ma proprio per niente. Le parole sono difficili, cambiano di significato in base al contesto, le emozioni, la tonalità e soprattutto chi ascolta.

Non importa quanto calibri le mie parole, il messaggio potrà essere sempre recepito in modo diverso da come lo intendevo.

Il codice no. Il codice è deterministico, assoluto, freddo e non lascia spazio a interpretazioni. Il posto per le opinioni è relativamente poco nel mondo dello sviluppo. Programmare mi pone in controllo del sistema che sto realizzando, dipende tutto da me e lo adoro. Significa che posso costruire qualcosa che funziona e agisce allo stesso modo per sempre e per tutti.

Mi piace uscire dagli schemi, esplorare e scoprire nuove strategie, strumenti e qualsiasi cosa possa aiutare a migliorare il mio flusso di lavoro.

Imparare è un obiettivo che mi pongo tutti i giorni. Tento sempre di fare un passo in avanti anche se piccolo, anche se fa paura e anche se potrebbe fare male. È questo che mi fa crescere.