90 cose che ho imparato sulla SEO

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Federico Diana
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Francesca Uguzzoni
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Riflessioni di un Digital Marketing Specialist

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Ammetto che spesso combatto con la sindrome dell'impostore.

Dopo tanti anni a Lotrèk come Digital Marketing Specialist, mi chiedo se posso ritenermi veramente un “professionista”. E, ancora più spesso, mi convinco che quello che ho da dire non interessi a nessuno.
Ma oggi voglio fare un'eccezione.

Voglio condividere le 90 lezioni più importanti che ho imparato sulla SEO negli ultimi 8 anni: semplici, dirette e, spero, utili a chiunque lavori o voglia lavorare in questo mondo.

1-10: I fondamentali

  1. La SEO è un processo, non una destinazione.

  2. Non esistono trucchi magici; esistono strategie rodate.

  3. La ricerca di parole chiave è l’anima della SEO.

  4. La qualità dei contenuti batte sempre la quantità.

  5. Gli utenti cercano risposte, non solo prodotti.

  6. I meta tag ben scritti attirano clic.

  7. Le URL leggibili migliorano l’esperienza utente e la SEO.

  8. La SEO tecnica è come le fondamenta di una casa: invisibile ma essenziale.

  9. La velocità del sito è cruciale, specialmente su mobile.

  10. I motori di ricerca premiano l’utilità, non la furbizia.

11-20: Contenuti

  1. L’obiettivo principale di Google sarà sempre quello di darti la risposta più coerente per la tua ricerca; se viene meno questo principio, non esisterà più Google.

  2. Scrivere per gli utenti è più importante che scrivere per i motori di ricerca.

  3. Un titolo ben fatto può fare la differenza.

  4. I contenuti evergreen generano traffico costante nel tempo e puoi aggiornarli ogni anno cambiando data e una piccola revisione del contenuto. ;)

  5. Le liste numerate funzionano sempre (vedi questo post!).

  6. Aggiornare i vecchi contenuti è spesso più efficace che crearne di nuovi.

  7. La lunghezza conta, ma solo se è giustificata dal valore aggiunto.

  8. Non copiare; Google se ne accorge.

  9. Le immagini devono essere ottimizzate, non solo belle.

  10. Le domande degli utenti possono ispirare ottimi contenuti.

21-30: Link Building

  1. Non tutti i link sono uguali.

  2. La qualità dei link supera la quantità.

  3. I link naturali sono i migliori.

  4. Il guest blogging funziona sempre bene.

  5. La broken link building è un’arte sottovalutata, ma di difficile applicazione.

  6. Evita link da siti con contenuti di bassa qualità.

  7. Non necessariamente devi ottenere link da siti verticali e super affini alla tua nicchia.

  8. Il passaggio di Link Juice esiste.

  9. La reputazione del dominio da cui ricevi link è fondamentale.

  10. I link interni ben strutturati guidano Google e gli utenti.

31-40: SEO tecnica

  1. I siti lenti perdono traffico.

  2. I Core Web Vitals sono qui per restare.

  3. Una sitemap XML ben fatta facilita l’indicizzazione.

  4. Non dimenticare la Sitemap HTML.

  5. Gli errori 404 sono normali, ma non ignorarli.

  6. I redirect 301 trasferiscono autorità.

  7. La SEO tecnica è complessa, ma i fondamentali sono alla portata di tutti (vedi me).

  8. I tag canonical possono salvarti da duplicazioni inutili.

  9. Schema.org ti salva la vita.

  10. Un’architettura del sito chiara aiuta utenti e motori di ricerca.

41-50: Local SEO

  1. La Local SEO è vitale per le piccole imprese.

  2. Di conseguenza, Google My Business è un must per ogni attività locale.

  3. Le recensioni influenzano la visibilità locale.

  4. La coerenza delle informazioni di Google My Business è fondamentale e la scheda deve essere aggiornata costantemente.

  5. I link locali rafforzano la SEO locale.

  6. Non sottovalutare l’apporto che possono dare le keyword con un volume di 20-30 ricerche mensili.

  7. Le immagini e i post su Google My Business migliorano l’engagement.

  8. La velocità su mobile è ancora più critica per i risultati locali.

  9. Le mappe di Google offrono opportunità di visibilità.

  10. I siti ottimizzati per il mobile hanno un vantaggio netto nella ricerca locale.

51-60: SEO internazionale

  1. Le traduzioni automatiche non bastano.

  2. I tag hreflang risolvono molti problemi di targeting internazionale.

  3. Ogni mercato ha le sue peculiarità di ricerca e le proprie keyword da posizionare.

  4. I contenuti localizzati superano quelli generici.

  5. La concorrenza varia enormemente da paese a paese.

  6. I domini con estensioni locali (it, es, fr) possono aiutare, ma non sono essenziali.

  7. I link da siti locali rafforzano la presenza in quel mercato.

  8. Non dimenticare gli alt tag delle immagini.

  9. La sitemap.xml fatta a regola d’arte e divisa per lingua aiuta molto.

  10. Testare è l’unico modo per scoprire cosa funziona davvero in un mercato.

61-70: Analytics

  1. I dati non mentono, ma possono essere mal interpretati, anzi troppo spesso lo sono.

  2. Il traffico non è tutto: conta anche la qualità.

  3. La Brand awareness è misurabile dal numero di ricerche del tuo brand su Google.

  4. Il bounce rate è un dato deprecato, ma un occhio glielo darei lo stesso.

  5. Gli strumenti come Google Analytics e Search Console sono indispensabili, per tutti, anche per le piccole realtà.

  6. Monitorare le parole chiave è importante, ma non ossessionarti, parlo per esperienza.

  7. I picchi di traffico non sempre significano successo e talvolta sono casuali.

  8. Se il traffico di un sito sta calando a picco, guardare gli accessi o i clic ogni ora non risolverà il problema.

  9. I report SEO devono essere comprensibili per i non esperti.

  10. Il ROI della SEO è a lungo termine, ma è reale.

71-80: Tendenze

  1. L’intelligenza artificiale cambierà il modo in cui facciamo SEO.

  2. Di conseguenza, pensa sempre, senza affidarti totalmente all’IA.

  3. Le ricerche vocali continueranno a crescere.

  4. Le ricerche sono influenzate da quello che succede offline.

  5. Gli snippet in primo piano possono dare la svolta alla tua strategia.

  6. I contenuti interattivi attirano più traffico.

  7. Gli algoritmi di Google sono sempre più umani.

  8. Google Trends è sempre utile, ma non preciso.

  9. I social non influenzano direttamente il ranking, ma contano comunque.

  10. La SEO non morirà mai, ma continuerà a evolversi.

81-90: Filosofia

  1. La pazienza è fondamentale nella SEO.

  2. L’apprendimento continuo è l’unico modo per essere e restare dei professionisti.

  3. Collaborare con i clienti è più efficace che lavorare in silenzio.

  4. La SEO non è mai “finita”: è un ciclo continuo.

  5. Lavorare in team migliora i risultati.

  6. Ogni errore insegna qualcosa.

  7. Ogni sito è unico, e così deve essere la sua strategia SEO.

  8. La SEO è un’arte tanto quanto una scienza.

  9. La trasparenza con i clienti genera fiducia.

  10. La SEO non riguarda solo i motori di ricerca, ma soprattutto le persone.


E ora, arrivare a 100 non sarà semplice: serviranno nuove esperienze e, probabilmente, qualche altro anno. Tuttavia, ogni lezione appresa rende il percorso più stimolante e apre la strada a nuove sfide da affrontare!

 

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Federico Diana

Digital Marketing Specialist

La mia persona è come il mio comodino: quando va bene ci sono 4-5 libri in ordine sparso con nessuna relazione gli uni con gli altri, né di genere, né di lingua, né di autore. Sono il riflesso dei personaggi che creo nei videogiochi. ...